Nelle ultime stagioni, Suzuka è stato lo scenario dell'ultima gara della Formula Uno, dopo la rinuncia ad Adelaide. Il circuito è al secondo posto tra le preferenze dei piloti e dei tecnici, preceduto solamente da Spa-Francochamps. La pista giapponese ha la forma di un “otto”, con curve molto chiuse e altre più rapide. che si aprono la strada tra mille attrazioni, stabilimenti e fabbriche, compreso addirittura un lunapark. La prima curva a destra è piuttosto veloce e lancia i piloti verso una serie di curve a "S". Si tratta di una sezione del tracciato da prendere in terza o quarta marcia, che le macchine affrontano subito prima di una lieve salita. Si incontra poi una curva a destra da percorrere in terza. Le macchine aumentano gradualmente la velocità e arrivano a passare sotto un piccolo ponte, costruito per permettere l’incrocio dei due tratti principali della pista. Quindi franano all’improvvisamente per affrontare la Hairpin Curve, dove si può scendere a meno di 80 chilometri l'ora. Ancora una volta le macchine vanno leggermente in salita prima d'ingranare finalmente la sesta marcia e indirizzarsi verso un tratto veloce chiuso da una curva a destra molto ampia. Poi si scende un'altra volta in terza per affrontare la doppia curva a sinistra chiamata Spoon Curve. Le auto che tenteranno di uscire da questo tratto troppo rapidamente avranno problemi a entrare al meglio nella parte più veloce della pista. Le macchine abbassano un po' la velocità per raggiungere l'incrocio che dà vita al ponte, e frenano ancora leggermente per affrontare la chicane Casio. Una variante molto lenta, con una sequenza sinistra-destra che fu teatro del celebre incidente tra Senna e Prost che consegnò il titolo mondiale al francese. Uscite dalla chicane le macchine possono così affrontare la curva finale, che porta i piloti di ritorno al rettilineo. Vista la varietà del tracciato e le mille curve da percorrere, le macchine scelgono di solito una carica aerodinamica media |