Il circuito di Silverstone è uno dei grandi palcoscenici per la Formula Uno. Negli ultimi anni molte delle curve del tracciato inglese, ricavato in un vecchio aeroporto militare ormai in disuso, sono state modificate (alcuni direbbero mutilate). Infatti, la pista che permise la qualificazione nel Gran Premio del 1985 di Keke Rosberg a 160 miglia l'ora è, adesso, soltanto un ricordo. Dopo la partenza, su un tratto di pista leggermente curvilineo, ci si avvicina alla curva Copse a circa 180 miglia l'ora, si scala in quinta marcia, toccando leggermente i freni.In questo punto Damon Hill uscì fuori pista dopo un problema alle ruote, nel 1996. Quindi, si ritorna alla sesta marcia mentre ci si avvicina a Maggotts e a Becketts. Si tratta di una serie di curve molto veloci: sinistra,destra,sinistra,destra e poi ancora sinistra. C'è bisogno di molta concentrazione ed è essenziale trovare il ritmo adeguato per mantenere una buona velocità. È un tratto molto impegnativo, tanto che anche un fuoriclasse come Senna perse il controllo della vettura e uscì di pista, nel 1989. Bisogna aumentare la velocità anche quando si esce dalla ChapelCurve e dall’Hangar Straight. Ci si avvicina poi a Stowe a circa 190 miglia l'ora (fu in questo luogo che Michael Schumacher andò fuori pista nel 1999, fratturandosi una gamba). La parte del circuito che segue, chiamata Vale, è famosa per i salti che obbligano i piloti ad abbassare il ritmo. Nel momento in cui si arriva alla Club il contachilometri segna 160 miglia l'ora. Club è una parte del circuito famosa per la sua difficoltà. La facilità con cui la macchina slitta è addirittura ridicola, con il rischio altissimo di buttar via tutto il lavoro fatto in precedenza. Uscendo dalla Club si accelera, scalando tutte le marce, per affrontare Abbey, un giro quasi completo a sinistra che si prende in terza e porta al Bridge. Nel passato, questa parte del circuito si prendeva direttamente, senza due curve da affrontare, ed era una delle parti più emozionanti ed avvincenti. Nel ricordo di Bridge rimane l'incidente di Blundell, che rimase in mezzo alla pista con la sua Ligier, e obbligò Senna, con la McLaren, a fare una rischiosa manovra per evitarlo. Bridge porta alla Priory, una difficile curva a sinistra che si prende in quarta (fu proprio qui che Hill e Schumacher si persero in mille polemiche finendo entrambi nella sabbia, nel 1994). La serie di curve che formano la Brooklands e la Luffield è lento ma molto importante per ottenere un buon tempo. Brooklands è una curva a sinistra che si prende in seconda a 70 miglia l'ora, per poi sbucare sulla Luffield e quindi accelerare a tutta velocità per la Woodcote, l’ultima asperità prima della linea del traguardo. Nonostante sia uno dei circuiti più veloci del calendario, la varietà del tracciato obbliga le macchine ad una carica aerodinamica media. |