Wolfgang
Von Trips Amaro destino a Monza
Pilota di nobile famiglia, eccelle in tutti gli sport. Non sa nulla di meccanica ma sopperisce con la classe: un giorno arriva ai box e un tecnico gli dice che la barra antirollio delle sospensioni della sua vettura è rotta.
Lui guarda il roll-bar posto sopra l’abitacolo e risponde: “Davvero?”. Tuttavia è molto veloce. Il 1961 può essere l’anno del titolo mondiale in Formula 1. Vince in Olanda e Gran Bretagna e si presenta a Monza per la consacrazione.
Ma lo attende un destino crudele.
Dopo aver conquistato la pole position, il tedesco non parte bene: per assicurarsi l’affidabilità dei motori, la Ferrari monta rapporti lunghi. Jim Clark con la Lotus si infila tra le Ferrari in testa.
Al secondo giro, in frenata alla curva Parabolica, la 156 del tedesco sbanda e viene violentemente tamponata dalla vettura dello scozzese. Clark, seppure sotto choc, è indenne. Von Trips, invece, viene sbalzato dall’abitacolo e muore sul colpo. Il bolide piomba tra la folla ed è una strage con 14 vittime, una delle maggiori della storia dell’automobile.
Racconta Enzo Ferrari:”Questo ragazzo mi fu particolarmente caro, era un giovane di grande nobiltà d’animo. E quella giornata che doveva essere premio all’ardimento, alle vittorie, ai successi e al lavoro di tutti, ci portò la più cruda, dolorosa, amarezza”.
Fonte: "I cinquant' anni della Ferrari"
(La Stampa)
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