Piero
Taruffi L’uomo dell’ultima mille miglia
Pilota, tecnico, progettista, giornalista: Piero Taruffi è un personaggio eclettico. Comincia a correre in auto a 17 anni, vincendo una gara di regolarità, la Roma-Viterbo con una Fiat 501S.
Si laurea in ingegneria, poi diventa motociclista, si cimenta in strada e in pista, diventa anche specialista dei record di velocità. Entra a fare parte della Scuderia Ferrari nel 1949 e nel 1950 gareggia sia con l’Alfa Romeo sia con le vetture di
Maranello. In F1 disputa due stagioni a tempo pieno (1951-’52), con qualche presenza nelle due successive. Su 18 gare, ne vince una, il Gran Premio di Svizzera a Bremgarten del 1952, il suo anno migliore, al volante della 500. Taruffi ha forse miglior fortuna nelle gare stradali. Il pilota romano si aggiudica la Carrera Panamericana in coppia con Luigi Chinetti nel ’51 e ottiene diversi piazzamenti.
Con la Lancia conquista la Targa Florio nel 1954. Guidando la Maserati trionfa nella 1000 Km del Nuerburgring insieme con Moss, Shell e Behra. Taruffi ha un chiodo fisso, quello di vincere la Mille Miglia. “Se ci riesco-dice alla moglie Isabella-lascio le corse”.
Fa centro al tredicesimo tentativo, nel 1957, a 51 anni, sostituendo Musso, sulla Ferrari 315 S. E mantiene la parola. Quella fu anche l’ultima edizione della celebre corsa.
Fonte: "I cinquant' anni della Ferrari"
(La Stampa)
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