Jody
Scheckter Il sudafricano che mandò Monza in delirio
Irruente al debutto in F1, Jody Scheckter diventa con il passare del tempo uno dei piloti più affidabili e costanti della sua generazione. Il sudafricano inizia con i kart a 12 anni. Determinato, ha un obiettivo: correre in Europa.
La fortuna lo accompagna. Con una Formula Ford, vince un concorso titolato “Driver to Europe”, una specie di borsa di studio che consente ai giovani di fare un anno di esperienza in Inghilterra. Si mette subito in evidenza.
La McLaren gli offre il debutto in F1. il 1973 è per Scheckter un anno a due facce: si aggiudica il campionato in Formula 5000 negli Usa e in cinque GP ne combina di tutti i colori, innescando fra l’altro a Silverstone una paurosa carambola che mette fuori uso nove vetture.
Il coraggio di Jody incuriosisce Tyrrell che lo ingaggia. Due vittorie e terzo posto nel mondiale. Un successo nella stagione 1975. Un altro nel ’76, con una vettura a sei ruote. Il sudafricano accetta anche la sfida del costruttore Walter Wolf. Con la vettura del magnate vince la prima corsa e si aggiudica anche i GP di Montecarlo e del Canada.
Nel 1979 arriva a Maranello e con l’aiuto di Villeneuve conquista il titolo a Monza. L’anno dopo è un fiasco. Si ritira e mette in piedi un’industria di tecnologia per la sicurezza. Ora è multimilardario
Fonte: "I cinquant' anni della Ferrari"
(La Stampa)
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