Niki
Lauda Solo Schumi ha vinto di più in Ferrari
E’ il pilota che vince, dopo Schumacher, più gare con la Ferrari in F1. E con due titoli mondiali pareggia i conti con Ascari. Dopo una serie di corse con vetture turismo e formule minori, Lauda riesce a ottenere un prestito da una banca e approda in F2. Prestazioni non troppo brillanti, con una monoposto poco competitiva. Ma la strada è aperta: March e BRM per una stagione, poi la Ferrari.
Arriva nel 1974 e si dimostra subito concreto, applicandosi con impegno.
E’ anche un ottimo collaudatore. Vince due corse. L’anno dopo domina il Mondiale con cinque affermazioni. Può ripetersi nel ’76 ma il 1° agosto esce di pista al Nuerburgring: un incidente terribile,
Merzario lo salva dalle fiamme. L’austriaco recupera in modo fulmineo: il volto reca i segni del fuoco, ma lui in 40 giorni è pronto e, a fine stagione, lotta per il titolo. Ma in Giappone, prova decisiva, piove, la visibilità è scarsa e Niki preferisce tornare al box: il titolo va a Hunt. Lauda ha la rivincita nel ’77: si riprende il Mondiale, ma lascia la Ferrari, con cui ha un rapporto di odio-amore, e passa in Brabham.
Vince a tavolino il GP d’Italia ’78 (Villeneuve e Andretti penalizzati). Abbandona le corse per due anni e crea una compagnia aerea, l’Air Lauda. Torna con la McLaren, è campione ’84. Dopo essere stato collaboratore della Ferrari, oggi lavora per la Mercedes.
Fonte: "I cinquant' anni della Ferrari"
(La Stampa)
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