Mike
Hawthorn Nel nome della Regina
Primo inglese a conquistare un casco iridato, Mike Hawthorn ha una storia straordinaria e movimentata , costellata anche da gravi infortuni. Hawthorn, figlio di un garagista , non è un vero professionista, ma un grande appassionato.
Vorrebbe guidare una vettura “British” ma capisce che solo la Scuderia gli può dare la possibilità di vincere nei Gp. A Ferrari piace e con Maranello disputa 39 corse, alternando le sue presenze in team britannici, fra il 1953 e il ’58.
Guida la 500 F2, la 625 4, la 553/555 4, la Dino 246 V6. Gareggia nella Mille Miglia, nella 24 Ore di Le Mans. Ha un incidente con una Cooper-Bristol nel circuito di Modena che lo costringe ad una lunga inattività, si capotta a Siracusa riportando ustioni e ferite.
Passa un momento terribile nel 1955 quando viene accusato di aver innescato la tragedia di Le Mans ( con la Mercedes di Levegh che piomba sulla folla) deviando di colpo per entrare ai box. L’inglese, tuttavia, è un combattente, non si arrende, continua.
Torna alla Ferrari, di cui apprezza la professionalità, e conquista il Mondiale ’58. Colpito dalla scomparsa dell’amico Collins nel GP di Germania, annuncia il suo ritiro a fine stagione. Ma nel gennaio successivo ha un banale incidente stradale: muore finendo con la sua Jaguar contro un albero.
Fonte: "I cinquant' anni della Ferrari"
(La Stampa)
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