Renè
Arnoux "Quelle “sportellate” con Villeneuve
Nel 1983, ormai famoso anche per un duello ruota a ruota con Villeneuve a Digione (lui con la Renault e il canadese con la Ferrari tengono con il fiato sospeso milioni di spettatori davanti alla TV),
Arnoux arriva alla Ferrari accanto al connazionale Tambay. Il piccolo Renè viene dalla gavetta. Coltiva la sua passione per le automobili da corsa lavorando come garzone d’officina a Torino dal preparatore Conrero.
Nel ’72 si iscrive alla scuola di pilotaggio Elf e comincia subito a vincere a mani basse. Fra l’altro conquista due titoli dell’Europeo di Formula Renault.
Il debutto in F1 avviene in sordina perché la Martini-Ford che guida non è competitiva.
Ma la Renault non si lascia scappare il suo pilota. Dal 1979, per quattro anni, il francese si conferma fra i corridori più veloci, vincendo quattro corse. Due stagioni a Maranello sono dolci-amare per Arnoux. Conquista le simpatie dei tecnici e dei meccanici e disputa alcune prove favolose. Ottiene anche tre affermazioni nella prima stagione: Montreal, Hockenheim e Zandwoort. Contribuisce al successo della Ferrari nella classifica costruttori. A Dallas parte ultimo, arriva 2°. Agli inizi dell’85, appare demotivato: Ferrari lo induce ad accettare la separazione consensuale. Corre sino al 1989 in Ligier.
Fonte: "I cinquant' anni della Ferrari"
(La Stampa)
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