Jean
Alesi 5 anni di passione e tormenti
Carattere focoso, grande temperamento, combattivo e sempre molto corretto in pista. Jean Alesi non nasconde le origini siciliane della sua famiglia. Il padre ha una carrozzeria nel Sud della Francia,
il ragazzo lavora sulle vetture, le smonta, le ricostruisce. Corre in moto, ma ama l’automobilismo. Il debutto nel 1983 lo lancia verso un titolo nazionale di F3. nel 1989 arriva a quello intercontinentale della F3000.Il talent scout Tyrrell chiama Alesi in F1 nella stessa stagione e Jean lo ricambia accumulando 8 punti in otto gare. Nel ’90 a Phoenix (Usa Ovest) è in testa al GP, Senna lo supera e il francese lo ripassa con un guizzo. Poi il brasiliano fa valere la sua classe e la competitività della McLaren: è primo, ma Alesi sale sul podio al secondo posto. E piace a tutti.
Questa impresa gli vale l’ingaggio da parte della Ferrari che lo affianca ad Alain Prost. In poco tempo Alesi diventa l’idolo dei tifosi di Maranello per il suo coraggio e per il modo di guidare sempre spettacolare. Sono cinque anni di passione e di tormenti. Le vetture non sempre sono all’altezza delle attese dei piloti, in qualche occasione c’è anche un po’ di sfortuna. Alesi scalpita, vuole vincere almeno una gara: il colpo gli riesce nel GP del Canada nell’ultima stagione a Maranello.
Fonte: "I cinquant' anni della Ferrari"
(La Stampa)
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