Ferrari D50 (1956) La monoposto venuta da Torino
Il campione argentino Juan Manuel Fangio nella sua unica stagione alla Ferrari ha potuto disporre di una vettura singolare come storia e caratteristiche:
la D 50, che gli permise di conquistare il suo quarto titolo mondiale (il terzo per il Cavallino).La Lancia era tornata dopo molto tempo alle corse di F1, ma il 1955 si era rivelato un anno nero per varie ragioni, tra cui la perdita di Alberto Ascari, suo pilota di punta, scomparso a Monza durante un test
privato.Con grande sportività la Casa torinese, allora in mano a Gianni Lancia, nel momento stesso in cui si decise di ritirarsi dal Mondiale offrì tutto il materiale tecnico alla Ferrari. A fine anno la monoposto Lancia arrivò a Maranello insieme con il suo progettista, Vittorio Jano, che Enzo Ferrari aveva avuto come collaboratore all’Alfa Romeo. Jano apportò alcune modifiche alla D 50: il serbatoio della benzina, ad esempio, fu spostato in coda ma i due contenitori laterali rimasero in funzione di carenatura.
Il moderno e potente V8 faceva parte integrante del telaio e lo irrobustiva mentre passava di fianco al pilota, che sedeva così più in basso a vantaggio della stabilità.
Fonte: "I cinquant' anni della Ferrari"
(La Stampa)
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